Il Carnevale è una festa millenaria dalle radici antiche. La sua origine può essere ricondotta alle celebrazioni pagane, come le feste romane di Saturnalia e le festività greche dedicate al dio Dionisio. Il Carnevale segna il periodo di divertimento e eccessi che precede la Quaresima, il periodo di astinenza e riflessione che anticipa la Pasqua.
Friabili, dorate, e dalla forma rettangolare, con una generosa spolverata di zucchero a velo: le chiacchiere di Carnevale presentano un aspetto e un sapore assolutamente inconfondibili. Con l’arrivo di febbraio, il mese dedicato alla festa più pazza e colorata dell’anno, è il momento perfetto per immergersi nella tradizione di questo dolce irresistibile. Ma da dove provengono queste prelibatezze che iniziano a popolare vetrine di fornai e pasticcerie in questo periodo?
Chiacchiere, frappe, bugie: il dolce tradizionale del Carnevale
Il dolce “le chiacchiere”, chiamate anche frappe o bugie, (le Cioffe (Sulmona e centro Abruzzo), i Cunchiell’ (Molise)),affonda le sue radici nella storia millenaria dell’antica Roma. In quei tempi lontani, erano chiamate “fritcilia” poiché venivano preparate fritte nel grasso di maiale. Queste leccornie erano prodotte in abbondanza durante i Saturnali, in modo da resistere al periodo di astinenza della Quaresima nella tradizione cristiana.
Un aneddoto affascinante, invece, collega l’origine delle Chiacchiere alla città di Napoli e alla regina Savoia. Si narra che, un giorno, mentre la regina si dilungava nel chiacchierare, fu colta da un’improvvisa fame. Per soddisfare il suo desiderio di dolce, chiese al cuoco di corte, Raffaele Esposito, di prepararle una prelibatezza. Fu così che nacquero le Chiacchiere, un dolce che porta nel nome il ricordo di quel momento di conversazione e golosità regale.
Le chiacchiere: perché si chiamano così
Le chiacchiere hanno guadagnato il loro nome a causa del caratteristico suono che emettono durante la cottura. Il termine “Chiacchiere” sembra derivare dal fatto che il loro fragore richiami il rumore della chiacchiera incessante, tipica durante i festeggiamenti carnevaleschi.
Come Sono Fatte le Chiacchiere di Carnevale
Un dolce tramandato nei secoli, la cui ricetta facile e poco dispendiosa ha contribuito a preservarne la tradizione nel tempo. Originariamente considerate un dolce semplice a causa del ridotto numero di ingredienti utilizzati, le chiacchiere hanno subito nel corso degli anni varie reinterpretazioni per arricchirne la ricetta di base. Che siano preparate in casa, acquistate al supermercato o presso una pasticceria, le chiacchiere assumono la caratteristica forma di striscioline leggermente arrotondate ai bordi, vengono fritte in abbondante olio e poi adagiate su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio, per essere poi servite fredde e spolverate di zucchero a velo.
Questi dolci possono essere arricchiti con miele, cacao, o addirittura inzuppati in alchermes (un liquore italiano spesso utilizzato per la bagna dei dolci, noto per il suo colore rosso e considerato un elisir di lunga vita). Alcune varianti prevedono anche l’accompagnamento di cioccolato fondente, in origine denominato “sanguinaccio” poiché aromatizzato con il sangue fresco del maiale, conferendogli un caratteristico retrogusto leggermente acidulo. Oggi esistono numerose ricette creative sulle chiacchiere, che possono essere realizzate sotto forma di nodini, fiocchetti o addirittura farcite, simili a piccoli fagottini che nascondono al loro interno qualcosa di prezioso!
A differenza di molti altri dolci, le chiacchiere mantengono la loro freschezza per settimane se conservate in un luogo fresco e asciutto, opportunamente chiuse in un contenitore o in un sacchetto.
Le chiacchiere di Carnevale: la ricetta abruzzese
INGREDIENTI
- 500 gr Farina 00
- 70 gr Zucchero
- 50 gr Burro
- 3 Uova
- 6 gr Lievito in polvere per dolci
- Sale fino q.b.
- Olio di semi
- Zucchero a velo
ISTRUZIONI
Setacciate la farina assieme al lievito e, in seguito, sbattete le uova.
Disponete sulla spianatoia la farina a fontana; nel mezzo mettete le uova sbattute, il sale, lo zucchero e la grappa.
Unite il burro, che deve essere a temperatura ambiente, e lavorate l’impasto. Amalgamate bene gli ingredienti, fatene una palla e mettetela a riposare in luogo fresco, avvolta in un panno, per almeno 30 minuti.
Tagliate l’impasto in pezzi e stendete con il mattarello delle sfoglie dello spessore di 2-3 millimetri.
Con una rotella tagliate le sfoglie di pasta a rettangoli di circa 5×10 cm, praticando su ognuno due tagli centrali, paralleli al lato lungo.
Fate scaldare l’olio di semi e friggete le chiacchiere due o tre per volta.
Quando saranno dorate, scolatele e adagiatele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Una volta che si saranno raffreddate servite le chiacchiere cosparse di zucchero a velo vanigliato.
La tua ricetta
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