Care Tipicarelle e Tipicarelli, abruzzesi e non,
oggi inauguriamo un argomento molto delicato della nostra rubrica Salute e Benessere. Scriveremo diversi articoli inerenti ai DCA, i disturbi del comportamento alimentare e oggi iniziamo con il binge eating disorder.
Come abbiamo sempre detto, abbiamo a cuore la salute delle persone, e vediamo l’essere umano come un sistema “spirito-mente-corpo”.
Crediamo infatti che sia importante prendersi cura di ogni aspetto di questa triade affinché ognuno di noi possa stare bene e vivere questa esperienza terrena in maniera “divina”.
E’ importante quindi che l’alimentazione rimanga finalizzata al benessere del corpo e al suo nutrimento, bilanciando la propria alimentazione e perché no, andando anche un pochino contro i nostri interessi, ogni tanto rinunciando ad un dolcetto in più se non “utile” al proprio benessere.
Vivendosi “spirito” è possibile gestire qualsiasi cosa, alimentazione compresa.
Questo è il nostro augurio per tutti voi.
Binge Eating: comprendere, affrontare e superare il Disturbo da Alimentazione Incontrollata
Il disturbo da alimentazione incontrollata, noto anche come Binge Eating Disorder (BED), è una condizione grave e spesso invalidante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate, durante i quali si consumano grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo, il binge eating è associato a una perdita di controllo e a sentimenti di colpa e vergogna. Vediamo insieme le cause, i sintomi, le conseguenze e le strategie di trattamento del binge eating, supportato da studi scientifici e testimonianze di chi ha vissuto e superato questa condizione.
Che cos’è il Binge Eating?
Definizione e diagnosi
Il Binge Eating Disorder è riconosciuto come un disturbo alimentare nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5). I criteri diagnostici includono:
- Episodi ricorrenti di abbuffate, definiti dal consumo di una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe in un periodo di tempo simile e in circostanze simili.
- Sensazione di mancanza di controllo durante l’abbuffata.
- Abbuffate associate a tre (o più) dei seguenti aspetti:
- Mangiare molto più rapidamente del normale.
- Mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni.
- Mangiare grandi quantità di cibo senza sentire fame fisica.
- Mangiare da soli per imbarazzo.
- Sentirsi disgustati, depressi o molto in colpa dopo l’episodio.
- Notevole disagio riguardo alle abbuffate.
- Le abbuffate si verificano, in media, almeno una volta alla settimana per tre mesi.
Secondo un articolo pubblicato su The Lancet, il BED è il disturbo alimentare più comune negli Stati Uniti, con una prevalenza del 1,9% tra gli adulti. Si stima che circa il 2-5% della popolazione mondiale soffra di questo disturbo, con una prevalenza leggermente maggiore tra le donne rispetto agli uomini.
Cause e fattori di rischio
Fattori biologici
Studi scientifici hanno evidenziato che fattori genetici possono giocare un ruolo nel binge eating. Ricerche gemellari suggeriscono che il rischio di sviluppare BED può essere ereditario. Inoltre, alterazioni nei livelli di neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina possono influenzare i comportamenti alimentari.
Fattori psicologici
Il binge eating è spesso associato a disturbi dell’umore, ansia e stress. Molte persone che soffrono di BED riferiscono che le abbuffate sono una risposta a emozioni negative o a situazioni di stress. Inoltre, bassa autostima e insoddisfazione per il proprio corpo sono comuni tra chi soffre di questo disturbo.
Fattori ambientali
Eventi traumatici, come abusi fisici o sessuali, possono aumentare il rischio di sviluppare BED. Anche pressioni sociali e culturali per conformarsi a ideali di bellezza irrealistici possono contribuire al disturbo. La disponibilità e l’accesso a grandi quantità di cibo ipercalorico e iperpalatabile possono facilitare le abbuffate.
Conseguenze sulla salute
Fisiche
Il binge eating può portare a una serie di problemi di salute fisica, tra cui obesità, diabete di tipo 2, ipertensione, e malattie cardiovascolari. L’aumento di peso associato alle abbuffate può causare problemi ortopedici e disturbi del sonno come l’apnea notturna.
Psicologiche
Il BED è spesso accompagnato da disturbi psicologici come depressione, ansia e disturbi di personalità. I sentimenti di vergogna e colpa possono alimentare un ciclo di abbuffate e ulteriore disagio emotivo, creando un circolo vizioso difficile da interrompere.
Testimonianze di persone con BED
Molti individui con BED hanno condiviso le loro esperienze per aiutare a sensibilizzare e supportare chi vive la stessa condizione. Ecco alcune testimonianze:
Anna, 34 anni: “Per anni, il cibo è stato la mia via di fuga dalle emozioni negative. Le abbuffate erano un momento di sollievo temporaneo, seguito da un senso di colpa insopportabile. Ho cercato aiuto e, attraverso la terapia cognitivo-comportamentale, ho imparato a gestire le mie emozioni senza ricorrere al cibo. Oggi, ho un rapporto più sano con il cibo e con me stessa.”
Marco, 27 anni: “Il binge eating ha dominato la mia vita per troppo tempo. La terapia di gruppo è stata una svolta per me. Sentire che non ero solo e condividere le mie esperienze con altri che capivano veramente cosa stavo passando è stato fondamentale per la mia guarigione.”
Strategie di trattamento
Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)
La CBT è uno dei trattamenti più efficaci per il BED. Questo approccio aiuta le persone a riconoscere e modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali legati al cibo. Studi hanno dimostrato che la CBT può ridurre significativamente la frequenza delle abbuffate e migliorare il benessere psicologico.
Terapia interpersonale (IPT)
L’IPT si concentra sulle relazioni interpersonali e sui modelli di comunicazione che possono contribuire al binge eating. Questo tipo di terapia mira a migliorare le abilità relazionali e a risolvere conflitti che possono essere alla base del disturbo.
Farmacoterapia
In alcuni casi, farmaci antidepressivi o anti-ansia possono essere prescritti per aiutare a gestire i sintomi del BED. Anche il lisdexamfetamine, un farmaco usato per trattare l’ADHD, è stato approvato per il trattamento del binge eating.
Approcci combinati
Spesso, una combinazione di terapie psicologiche, farmacologiche e supporto nutrizionale è necessaria per affrontare il BED in modo efficace. I piani di trattamento personalizzati che considerano le esigenze individuali sono cruciali per il successo a lungo termine.
Testimonianze di guarigione
Sara, 40 anni: “La mia guarigione dal binge eating è stata un viaggio lungo e difficile. Ho lavorato con un terapeuta specializzato e ho partecipato a un programma di trattamento intensivo. Il supporto della mia famiglia e degli amici è stato fondamentale. Oggi, posso dire con orgoglio che sono in remissione e vivo una vita più equilibrata e felice.”
Luca, 32 anni: “Superare il binge eating è stata la sfida più grande della mia vita. Ho trovato grande supporto nella comunità di recupero e attraverso la mindfulness e la meditazione. Ho imparato a essere più gentile con me stesso e a non giudicarmi per i miei errori. Ogni giorno è una nuova opportunità per crescere.”
Il binge eating è un disturbo complesso che richiede un approccio integrato per il trattamento. Attraverso la comprensione delle cause e dei fattori di rischio, e con il supporto di terapie efficaci e comunità di supporto, è possibile recuperare e vivere una vita sana e soddisfacente. Le storie di coloro che hanno superato il BED offrono speranza e dimostrano che la guarigione è possibile.
Fonti
- The Lancet: Prevalence, correlates, disability, and comorbidity of DSM-IV binge eating disorder.
- American Psychiatric Association. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.).
- National Eating Disorders Association (NEDA).
- Testimonianze personali da gruppi di supporto e forum online.
Questo articolo rappresenta un punto di partenza per chi cerca di comprendere meglio il binge eating e offre risorse e speranza a chi è in lotta con questo disturbo.
Se hai mai sofferto di qualche disturbo alimentare e ti va di condividere la tua esperienza, anche in maniera anonima, te ne saremmo grate. Potresti aiutare tante altre persone.
Grazie!