Sai cos’è la fame nervosa?
Ti è mai capitato di sentire un improvviso attacco di fame mentre stavi lavorando o facendo qualcosa?
Sì?
Oggi parleremo proprio di questo: la “fame nervosa“. Esamineremo le cause di questo fenomeno e le strategie per eliminarla. Iniziamo con la definizione fornita dal vocabolario Treccani.
La fame: definizione
La fame è una sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo, avvertita anche a distanza di tempo dal pasto. Inizialmente si manifesta come un lieve appetito, per poi trasformarsi in una fame definita, caratterizzata da un desiderio irrefrenabile di cibo, crampi dolorosi all’epigastrio (i cosiddetti “morsi della fame”), malessere generale e debolezza che possono portare al svenimento.
Quindi, si può dedurre che la fame come stimolo alla sopravvivenza parte dallo stomaco e induce al nutrimento.
La fame nervosa, invece, non ha origine nello stomaco, ma è causata da uno squilibrio mentale che porta a cercare il cibo anche in assenza di fame fisica.
Mangiare impulsivamente: un istinto primitivo
Quando un animale si sente spaventato, frustrato o annoiato, manifesta diversi comportamenti, diventando anche aggressivo. Il suo istinto primario è difendersi e mordere. Questo ci fa pensare che, quando ci sentiamo nervosi, “mordiamo” il cibo che troviamo nel frigo o nella dispensa. Di solito, il nostro cervello, abituato male, cerca zuccheri, cioccolato o caffè che offrono un immediato sollievo.
In fondo, parliamo del cervello rettiliano, quello che ci spinge a sopravvivere, lo stesso istinto che ha un neonato quando cerca il seno materno per nutrirsi.
È l’unica cosa che lo fa smettere di piangere.
Cos’è la fame nervosa
Possiamo dire che la fame nervosa è una risposta del nostro sistema mente-corpo-spirito a un disagio che lo spirito vive in uno schema mente-corpo. È un disagio dello spirito che, attraverso la mente, induce il corpo ad agire.
Quanto dura questa compensazione?
Il tempo necessario affinché lo zucchero, il cioccolato, ecc., vengano assorbiti e circolino nel corpo.
FAME NERVOSA E BULIMIA: C’È UNA CONNESSIONE?
La fame nervosa può evolvere in bulimia nervosa se dopo il “banchetto” ci si sente pervasi da un senso di colpa incolmabile e si desidera espiare e purificarsi dell’atto compiuto.
Secondo Wikipedia, il disturbo da alimentazione incontrollata, noto anche come Binge Eating Disorder (BED), è caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate, almeno una volta alla settimana per tre mesi, sempre accompagnati da una sensazione di perdita di controllo.
A differenza della bulimia nervosa, però, dopo le abbuffate non seguono necessariamente comportamenti compensatori autolesionisti.
Gli individui affetti da BED presentano episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata (non necessariamente eccessiva), ovvero abbuffate che presentano almeno tre delle seguenti caratteristiche:
a) mangiare velocemente e consumare grandi quantità di cibo anche senza fame fisica
b) mangiare fino a sentirsi fisicamente dolorosamente pieni
c) mangiare da soli e in segreto, per vergogna di quanto si sta mangiando provare disgusto, depressione o forte senso di colpa dopo l’abbuffata
Le abbuffate degli individui affetti da BED sono caratterizzate principalmente da due elementi:
a) consumo di una grande quantità di cibo in un periodo definito di tempo, maggiore rispetto a quanto mangerebbe la maggior parte delle persone nello stesso lasso di tempo e nelle stesse circostanze sensazione di perdita di controllo durante l’episodio (incapacità di controllare cosa si mangia e quanto, e incapacità di fermarsi)
b) Dopo l’abbuffata, non seguono comportamenti compensatori autolesionisti come l’induzione del vomito, l’abuso di lassativi o il digiuno, come invece avviene nella bulimia nervosa. Questa è la principale differenza. (Fonte: Wikipedia) Anche coloro che si dedicano intensamente allo sport potrebbero nascondere un disagio psicologico o una mancanza di accettazione di sé stessi (bigorexia o vigorexia).
Chi soffre di fame nervosa non ha un problema di mancanza di volontà o di scarsa consapevolezza su cosa e come mangiare. Se hai cercato su Google informazioni sulla “fame nervosa”, penso che il tuo caso sia proprio questo. Chi si nutre sotto stress nervoso è vittima di circuiti mentali che deve imparare a conoscere e modificare.
Vediamo ora quali potrebbero essere le cause della fame nervosa.
FAME NERVOSA: POSSIBILI CAUSE
Ognuno di noi può avere cause scatenanti personali, ma vediamo quelle più comuni:
a) delusione e rabbia: queste emozioni, legate a un’autocritica distruttiva, possono portare a cercare conforto nel cibo per affrontare il senso di inadeguatezza o imperfezione. Il cibo diventa una sorta di “pillola” momentanea che allevia il disagio.
b) cibo = amore: spesso il nostro subconscio associa il cibo all’amore, poiché l’amore materno passa attraverso il nutrimento fisiologico. In momenti difficili, ci si può rivolgere al cibo per sentirsi amati e soddisfatti. Con lo stomaco pieno, si sente meno paura.
c) cibo = piacere: quando il cibo diventa una fonte di piacere irresistibile, siamo di fronte a una dipendenza. Non si tratta più di una semplice “pillola”, ma di un vero e proprio meccanismo di stimolo e risposta.
d) stress: una parola molto generica, lo stress è una risposta eccessiva del nostro inconscio a situazioni che non siamo in grado di affrontare. Relazioni, lavori noiosi o faticosi, discussioni possono indurci a compensare con il cibo ciò che non riusciamo a cambiare.
e) routine: la monotonia della vita quotidiana, senza via d’uscita, fa perdere il senso della vita.
f) solitudine: il vuoto interiore può diventare insopportabile e il cibo può essere usato come un “sedativo” per calmare il malessere, simile al modo in cui un bambino si calma al seno materno.
g) perfezionismo e autocritica eccessiva: la ricerca costante della perfezione secondo uno standard imposto da altri (genitori, moda, società) può generare una tensione insostenibile. A un certo punto, non si riesce più a sopportare il peso di questa maschera e si cede al bisogno di mangiare.
h) bassa autostima: alla base di molti comportamenti autolesionisti c’è sempre una scarsa stima di sé. (A proposito, hai mai fatto il Test dell’Autostima? Lo trovi qui!) Queste e altre potrebbero essere le cause scatenanti della fame nervosa, che possono essere singole o combinarsi.
Tutte queste cause hanno un denominatore comune: la mancanza di autoconsapevolezza, lasciando agli altri il compito di definirci, giudicarci, deriderci, ecc.
FAME NERVOSA: 5 STRATEGIE PER FARVI FRONTE
Intanto, anziché aggirare il problema, sarebbe meglio affrontarlo e comprenderne le cause.
Nel frattempo, puoi adottare alcuni accorgimenti quando l’attacco di fame arriva:
a) prova a bere: ogni piano alimentare (o dieta) prevede l’assunzione di acqua (da 1,5 a 3 litri a seconda del peso e del tipo di dieta). L’acqua riempie lo stomaco e ti fa sentire sazio.
b) elimina i cibi ipercalorici: addio dolcetti, cioccolatini, succhi di frutta confezionati, bibite gassate e simili. Preferisci uno yogurt o un frutto (accompagnati sempre da acqua), piccole porzioni di semi misti, mandorle o noci, in linea con il tuo regime alimentare.
c) snack e barrette: puoi optare per sostituti del pasto se non puoi pranzare o cenare a casa a causa degli impegni.
d) prepara pasti equilibrati: il pranzo e la cena devono essere nutrienti e soddisfacenti (è importante anche sentirti bene mentre mangi, quindi scegli le persone giuste con cui condividere il pasto).
e) attento/a al weekend: se durante la settimana hai seguito una dieta rigida (che in generale sarebbe meglio evitare), evita di “sgarrare” troppo nel fine settimana, altrimenti potresti mandare all’aria tutto il lavoro della settimana. Cerca di distrarti con hobby o attività piacevoli, come passeggiare, uscire con gli amici o dedicarti al tuo hobby preferito. (Io ad esempio, amo realizzare oggetti d’arredo e gioielli in Orgonite, se ti interessa puoi visitare il mio sito: www.arteorgonica.it).
Ricorda che la vera gratificazione viene da te stesso/a!
VINCI LA FAME? CONOSCITI MEGLIO
In realtà, il modo migliore per superare ogni disturbo o dipendenza è imparare a conoscersi e ad amarsi.
È un percorso che dura tutta la vita, poiché la vita stessa è un continuo processo di auto-scoperta e auto-rivelazione. Non c’è mai nulla di perfetto, di certo o di definitivo! I media e la società possono farti credere il contrario, ma lo fanno solo per controllare te e la massa.
Puoi scegliere se essere parte di questa massa, lasciando agli altri il compito di definirti, oppure puoi scegliere di essere chi vuoi essere, con i tuoi pregi e difetti (secondo chi, poi?).
Conoscendoti meglio, lo spirito potrà vedere la tua mente (ego) come un’alleata anziché come un nemico da combattere.
FAME NERVOSA: SENZA TRUCCHI, VA’ AL SODO: 9 CONSIGLI PER IL BENESSERE
Se temi di essere soggetto/a alla fame nervosa, potresti considerare questa richiesta del tuo corpo come una chiave per entrare in contatto con te stesso/a e conoscerti meglio.
Infatti, ogni segnale del corpo è un messaggio per l’anima; sta a te coglierlo e agire di conseguenza.
Se ciò accade, potrai imparare a essere più presente per ascoltare le necessità del tuo spirito e, di conseguenza, del tuo corpo.
Ecco alcuni consigli:
1) sii presente: durante i pasti, concentrati sul cibo. Si racconta che un discepolo chiese al Buddha: “Maestro, cos’è l’illuminazione?” E il Buddha, con il suo solito sorriso, rispose: “Leggi mentre leggi, parla mentre parli, mangia mentre mangi, ridi mentre ridi.” In breve, sii presente durante le tue azioni. Prima di mangiare, chiudi gli occhi, smetti di pensare e chiediti: ho davvero fame o mi sento nervoso/a?
2) cosa mi piacerebbe mangiare? Ascolta il tuo corpo e concentrati sul sapore del cibo. Vedrai che il tuo corpo invierà al cervello ciò di cui ha davvero bisogno.
3) prenditi delle pause: se senti un attacco di fame, probabilmente stai stressando mente e corpo e lo spirito si sente imprigionato. Cerca di non arrivare mai a un punto in cui il desiderio di cibo diventa compulsivo. Prenditi delle pause regolari dal lavoro, bevi acqua e respira profondamente. Cinque minuti di meditazione possono ricaricarti e darti benessere fisico e mentale.
4) mantieni l’attenzione su te stesso/a: rifletti su chi sei, su cosa ti piace e su cosa non ti piace. Chiediti se ciò che fai lo fai perché lo desideri tu o per soddisfare le aspettative degli altri.
5) non rimandare: procrastinare le cose mina la tua autostima e attiva il critico interiore, che ti farà sentire inadeguato/a se non sei allineato/a con il tuo vero Sé. Per evitare questo, sarai tentato/a di mangiare. Cerca sempre di allineare le tue azioni con i tuoi pensieri e desideri. La tua ricerca della felicità è direttamente collegata al tuo cuore.
6 mantieni pulito l’intestino: la tua salute parte dal secondo cervello, quindi cerca di mantenere sano il biota intestinale. Se necessario, puoi fare dei test specifici.
7) trascorri del tempo all’aria aperta: lontano dalla città e dalla solita routine, la natura può aiutarti a dimenticare il cibo. Respirare aria fresca e godere del sole ti farà sentire più in equilibrio. Sembrerà strano, ma la vita della città non è naturale e già questo porta a comportamenti compulsivi.
8) se hai difficoltà a fare da solo/a, intraprendi un percorso di auto-conoscenza: puoi iniziare leggendo gli articoli su questo blog. Se sei qui, non è un caso!
9) fai meditazione o yoga: ritagliati uno spazio durante la giornata per fare meditazione o yoga, ti sarà molto utile per la respirazione e il ripristino della tua centratura!
Se vuoi rendere il mondo un posto migliore, inizia da te stesso/a e fai un cambiamento (MJ).
Un caloroso abbraccio a te, e che la vita ti riservi sorprese meravigliose!
Si ringrazia Francesco Mazza per la scrittura di questo articolo.
Trovi Francesco qui:
www.exducocomunicazione.it/formazione
La fame nervosa: libri e fonti sugli argomenti trattati.
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