Le Tipicarelle

15 Ottobre 2024

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L’anice: una spezia versatile e profumata

Ciao Tipicarelle e Tipicarelli, abruzzesi e non,

Oggi parliamo di un ingrediente aromatico che ci accompagna da secoli in cucina e nelle nostre tradizioni: l’anice!

 

Provenienza e storia dell’anice

 

L’anice è una spezia che ha davvero una lunga storia. Originario del bacino del Mediterraneo e dell’Asia occidentale, si ritiene che l’anice fosse utilizzato già nell’antico Egitto, dove veniva apprezzato per le sue proprietà medicinali e digestive. Dai Greci e dai Romani, l’anice si diffuse poi in tutta Europa.

Ma come è arrivato in Italia? La pianta di Pimpinella anisum, comunemente nota come anice, fu introdotta dai Romani, che ne apprezzavano il gusto dolce e aromatico. Già in epoca romana si preparavano dolci e liquori, considerato anche un toccasana per la digestione, in particolare alla fine di ricchi banchetti. Inoltre veniva spesso mescolato con altre erbe aromatiche come il finocchio e il coriandolo.

 

Le zone di coltivazione in Italia

 

Oggi viene coltivato in diverse regioni italiane, ma le zone dove la produzione è più significativa sono le regioni del Centro Italia. Marche, Toscana, Lazio e Abruzzo sono le regioni che vantano la maggiore produzione di anice. Il clima mite di queste aree favorisce la crescita della pianta, che prospera nei terreni ben drenati e ricchi di nutrienti.

In Abruzzo, questa pianta trova il suo spazio sia nella tradizione dolciaria che nella produzione di liquori artigianali, mantenendo viva una tradizione secolare.

semini di anice, profumati e deliziosi

Proprietà e benefici dell’anice

 

L’anice è una miniera di benefici per la salute. Contiene oli essenziali, in particolare l’anetolo, che conferisce all’anice il suo inconfondibile sapore dolce e aromatico. Alcuni dei principali benefici includono:

  • Azione digestiva: l’anice è noto per favorire la digestione, alleviando gonfiore e indigestione.
  • Proprietà antispasmodiche: aiuta a ridurre crampi e dolori allo stomaco.
  • Effetti calmanti: tradizionalmente, l’anice è stato utilizzato per calmare tosse e raffreddore, grazie alle sue proprietà espettoranti.
  • Benefici per l’allattamento: si ritiene che l’anice possa stimolare la produzione di latte nelle donne in allattamento.
semi di anice, ideali per infusione

Cosa si può fare con l’anice?

 

Questa spezia è incredibilmente versatile. Può essere utilizzato per aromatizzare dolci, pane, bevande e piatti salati. In Italia è molto comune nei liquori, come il famoso anisetta, una bevanda tradizionale nelle Marche, e nel classico liquore abruzzese Centerba.

L’anice nella tradizione abruzzese

 

Nella tradizione abruzzese, trova ampio utilizzo in numerose ricette, soprattutto dolciarie. Eccone alcune in cui non può mancare:

  1. Ferratelle abruzzesi: questi dolci croccanti e profumati, tipici della regione, sono spesso aromatizzati con semi di anice, che ne esaltano il sapore.
  2. Parrozzo: un altro dolce tradizionale in cui l’anice può essere utilizzato per dare un tocco aromatico alle note di mandorla del parrozzo, tipico delle festività abruzzesi.
  3. Pane di Sant’Antonio: preparato tradizionalmente in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, questo pane dolce contiene semi di anice e rappresenta un esempio di come questa spezia si integri nelle celebrazioni popolari.
  4. Liquori fatti in casa: in molte case abruzzesi è comune preparare liquori a base di anice, che vengono consumati come digestivo o offerti agli ospiti.
  5. Taralli di San Biagio: i taralli abruzzesi di San Biagio sono dei dolcetti tipici che si preparano appunto il giorno di San Biagio, protettore della gola, il 3 Febbraio.

Anice e anice stellato: quali sono le differenze?

 

È facile confonderli, perché entrambi hanno un sapore simile e vengono utilizzati per aromatizzare dolci e liquori. Tuttavia, sono due spezie ben distinte, sia per origine che per aspetto.

  • Anice (Pimpinella anisum): Questo è il tipo di anice di cui abbiamo parlato fino ad ora, che viene coltivato in Europa e nel Mediterraneo. La pianta ha semi piccoli, di colore marrone chiaro, e una forma ovale. Come abbiamo visto, è molto diffuso in Italia e nell’area mediterranea.
  • A. Stellato (Illicium verum): L’a. stellato, invece, è originario dell’Asia, in particolare della Cina e del Vietnam. Si distingue immediatamente per la sua caratteristica forma a stella, composta da otto “punte”, ognuna delle quali contiene un piccolo seme. Il sapore è simile all’altra pianta, grazie alla presenza dell’anetolo, ma l’a. stellato ha una nota più intensa e speziata.

Un’altra differenza importante riguarda l’uso culinario:

  • A. comune viene spesso usato nei liquori, dolci e come digestivo in Italia e nel Mediterraneo.
  • A. stellato, invece, è un ingrediente base della cucina asiatica, usato nelle zuppe, nei curry e nei piatti speziati. Lo si ritrova, ad esempio, nella famosa miscela cinese di cinque spezie e nel brodo del pho vietnamita. Anche in Europa l’anice stellato è apprezzato per la preparazione di bevande come il vin brulé e alcuni liquori.

Dal punto di vista della coltivazione, l’anice stellato prospera in climi tropicali, come quelli del sud-est asiatico, mentre l’anice comune predilige climi più temperati, come quelli italiani.

anice stellato, diversa pianta rispetto all'anice

Anice e storia della liquoreria italiana

 

Un altro aspetto interessante è il suo legame con la tradizione dei liquori italiani. In Abruzzo e nelle Marche, ma anche in altre regioni, l’anice è protagonista di alcuni dei liquori più antichi. Ecco alcuni esempi:

  • Anisetta: questo liquore dolce e aromatico ha origini marchigiane ed è uno dei prodotti più rappresentativi a base di anice. Viene spesso consumato come digestivo o per correggere il caffè.
  • Sambuca: pur essendo tipico delle marche, la sambuca è conosciuta in tutta Italia. Il suo sapore inconfondibile è dato dall’a. stellato e dal finocchio.
  • Centerba: il famoso liquore abruzzese, noto per la sua elevata gradazione alcolica, utilizza spesso l’anice per bilanciare il sapore forte delle altre erbe utilizzate nella sua preparazione.

 

Curiosità e altri usi

 

Oltre al suo utilizzo in cucina,  è utilizzato anche nella profumeria, grazie al suo profumo fresco e dolce. In alcune culture, i suoi semi vengono impiegati per profumare ambienti o come rimedio naturale contro insetti e parassiti.

liquore a base di anice: anisetta

 

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