Le Tipicarelle

06 Luglio 2024

Nessun commento

Le rimpizze abruzzesi, i dolcetti della trebbiatura

Care tipicarelle e tipicarelli, abruzzesi e non, se pensavate che in Abruzzo ci fossero solo arrosticini e confetti di Sulmona, ci dispiace deludervi 🙂

Oggi infatti parliamo di una prelibatezza della nostra regione, un dolcetto semplice semplice ma anche molto sostanzioso, infatti veniva preparato dalle mogli dei contadini per riempire le loro pance, durante la fatica e il lavoro sotto il sole cocente estivo in mezzo ai campi durante la trebbiatura.

E si, stiamo parlando delle “rimpizze abruzzesi”, anche detti i biscotti della trebbiatura.

Come per la maggior parte dei nostri dolcetti, in ogni provincia o paese vengono chiamate in maniera differente.

A Guardiagrele, da dove pare abbiano avuto origine, per esempio si chiamano con l’impronunciabile nome Li Cumberzejune” che risulta quasi arabo anche per un abruzzese Doc. 😀

 

Le rimpizze di Pescara

 

Nella provincia di Pescara, le rimpizze, simili ai maritozzi, si distinguono per i rilievi concentrici in superficie, derivanti dalla lavorazione artigianale dell’impasto. Con un diametro di circa 20 cm e uno spessore di 5 cm, presentano una crosta bruno dorata e un interno color crema.

Il segreto delle rimpizze sta nella lunga lievitazione, che dura circa 6 ore. La cottura avviene tradizionalmente in forno a legna per circa trenta minuti a 180°C. Grazie a questa tecnica, le rimpizze mantengono la loro freschezza per oltre una settimana.

Le ricette variano leggermente tra i diversi borghi, ma generalmente si inizia impastando farina e lievito naturale sciolto in acqua fino a ottenere una massa elastica e soffice. Dopo la lievitazione iniziale, si aggiungono uova, olio di oliva o di semi, lievito di birra sciolto in latte, zucchero, latte e semi di anice. L’impasto viene lavorato con le mani e si aggiunge farina fino a ottenere una consistenza morbida.

Dopo un’altra lievitazione, l’impasto viene formato in rotoli di circa 3-4 cm di diametro, avvolti in cerchi concentrici sulla teglia. La rimpizza lievita ancora un po’ prima di essere infornata a 180°C per trenta minuti.

Ricetta tradizionale della rimpizza abruzzese

 

Ecco la ricetta tradizionale della rimpizza:

 

Ingredienti:

 

  • 500 g di farina 00
  • 300 ml di acqua tiepida
  • 10 g di sale
  • 1 bustina di lievito di birra secco
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva

 

Preparazione:

 

  1. In una ciotola grande, mescolare la farina con il lievito e il sale.
  2. Aggiungere l’acqua tiepida poco alla volta, impastando fino a ottenere un composto omogeneo.
  3. Unire l’olio d’oliva e continuare a impastare fino a ottenere un impasto liscio ed elastico.
  4. Coprire la ciotola con un panno umido e lasciare lievitare in un luogo caldo per circa 2 ore.
  5. Preriscaldare il forno a 220°C.
  6. Stendere l’impasto su una teglia unta d’olio, formando un rettangolo spesso circa 1 cm.
  7. Infornare e cuocere per circa 20-25 minuti, fino a quando la superficie è dorata.
  8. Lasciare raffreddare leggermente prima di tagliare e servire.

La versione light della rimpizza

 

Per chi desidera una versione più leggera, oggi è possibile preparare la rimpizza con farina integrale o di farro, rendendola così più ricca di fibre e più digeribile. Alcune varianti moderne includono anche l’aggiunta di semi di lino o di girasole, per un tocco extra di salute senza rinunciare al gusto.

Dolci simili alla rimpizza

 

Se la rimpizza ha stuzzicato il vostro appetito, potreste apprezzare anche altri dolci tipici abruzzesi come:

  • ferratelle: cialde croccanti cotte con l’apposito ferro.
  • sise delle monache: soffici dolcetti ripieni di crema, tipici di Guardiagrele.
  • parrozzo: un dolce natalizio a base di mandorle e ricoperto di cioccolato.

L’Abruzzo è davvero una terra ricca di sapori unici e tradizioni culinarie che meritano di essere scoperte e gustate. Vi invitiamo a provare la rimpizza e a lasciarvi conquistare dai sapori autentici della nostra meravigliosa regione.

 

L'Abruzzo, sinonimo di accoglienza

L’Abruzzo è un luogo dove l’accoglienza è un’arte, un modo di comunicare amore e condivisione. Quando metterai piede in questa regione, ti sentirai parte di qualcosa di speciale, un viaggiatore e un amico. La gente, la natura e le esperienze uniche ti faranno capire che l’ospitalità dell’Abruzzo è più di un semplice saluto: è un invito a scoprire, condividere e amare. 🏡🌄🍽️

 

Sei mai stat* in Abruzzo? Cosa ti è piaciuto di più?

Raccontacelo nei commenti!

Le ultime delizie sfornate, provane qualcuna!