Le Tipicarelle

27 Luglio 2024

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L’olio extravergine d’oliva, storia, proprietà e benefici.

Ciao Tipicarelle e Tipicarelli, abruzzesi e non,

oggi parliamo dell’olio extravergine d’oliva. Scopriamo insieme la sua storia, le sue proprietà benefiche e i suoi molteplici utilizzi in cucina e pasticceria.

 

L’olio d’oliva: l’oro del Mediterraneo

 

La storia dell’olio d’oliva

 

L’olio d’oliva ha origini antichissime che risalgono a migliaia di anni fa. Si ritiene che le prime coltivazioni di olivo siano avvenute nel Mediterraneo orientale, in regioni come la Palestina, la Siria e l’isola di Creta. I Fenici, i Greci e i Romani furono grandi promotori della coltivazione dell’olivo, espandendola in tutto il bacino del Mediterraneo. In Italia, l’olivo arrivò grazie ai Greci, che introdussero questa pianta preziosa nelle colonie del sud, soprattutto in Sicilia e Calabria.

L’olio d’oliva non era solo un alimento, ma veniva utilizzato anche come medicinale, cosmetico e combustibile per l’illuminazione. I Romani furono i primi a sviluppare tecniche avanzate per la spremitura delle olive, migliorando la qualità dell’olio e diversificando i suoi utilizzi.

Olivo: l’albero dalle caratteristiche uniche

 

L’olivo è un albero di media grandezza, noto per il suo tronco contorto e la chioma rada. È una pianta longeva e resistente, simbolo di pace e prosperità. Le sue foglie sono opposte, di forma lanceolata, lunghe tra i 5 e gli 8 cm. La parte superiore delle foglie è verde glauca, mentre quella inferiore è argentata, grazie alla presenza di peli caratteristici. I fiori dell’olivo sono piccoli e biancastri, riuniti in grappoli, dando vita al suggestivo spettacolo delle fioriture primaverili. Il frutto dell’olivo, chiamato oliva, è una drupa ovale di colore nero, con una polpa ricchissima di olio.

 

La Produzione dell’Olio d’Oliva

 

Dopo la raccolta, le olive vengono pulite e poi schiacciate nei frantoi, dove si ottiene una poltiglia. Questa poltiglia viene poi sottoposta a torchiatura, processo che separa l’olio dalla parte solida. Il primo olio ottenuto dalla spremitura è l’olio vergine, noto per la sua alta qualità. Dopo il primo olio, si ottengono porzioni più acquose, che vengono ulteriormente lavorate. L’olio d’oliva viene poi filtrato e depurato per garantirne la purezza e la qualità.

I residui della torchiatura, noti come sanse, vengono utilizzati in vari modi, mostrando la completa sostenibilità della produzione dell’olio d’oliva. Le sanse possono essere impiegate come combustibile, fertilizzante o per estrarre ulteriori quantità di olio attraverso processi di raffinazione.

 

Composizione e proprietà nutrizionali

 

L’olio d’oliva è composto principalmente da grassi monoinsaturi, in particolare acido oleico, che rappresenta circa il 70-80% dei suoi grassi. Contiene anche una piccola percentuale di acidi grassi saturi e polinsaturi. Un elemento distintivo dell’olio d’oliva è la presenza di polifenoli, potenti antiossidanti che conferiscono all’olio le sue proprietà salutari e il sapore caratteristico.

Tra le vitamine, l’olio d’oliva è ricco di vitamina E, un potente antiossidante che protegge le cellule dai danni dei radicali liberi. Contiene anche fitosteroli, sostanze che aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.

 

Benefici per la salute

 

L’olio d’oliva è noto per i suoi numerosi benefici per la salute:

  • Protezione cardiovascolare: Il consumo regolare di olio d’oliva aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiache grazie ai suoi grassi monoinsaturi che migliorano i livelli di colesterolo HDL (colesterolo buono) e abbassano il colesterolo LDL (colesterolo cattivo).
  • Azione antinfiammatoria: I polifenoli presenti nell’olio d’oliva hanno proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre l’infiammazione nel corpo.
  • Proprietà antiossidanti: La vitamina E e i polifenoli proteggono le cellule dai danni ossidativi, contribuendo a prevenire l’invecchiamento precoce e alcune malattie croniche.
  • Supporto digestivo: L’olio d’oliva ha un effetto benefico sulla digestione, stimolando la produzione di bile e migliorando l’assorbimento dei nutrienti.

Utilizzo in cucina e in pasticceria

 

In cucina, l’olio d’oliva è estremamente versatile. È l’ingrediente principale per condire insalate, verdure e piatti di pesce. È anche ideale per cucinare, grazie al suo alto punto di fumo, che lo rende adatto per friggere e arrostire.

Nella nostra pasticceria, l’olio d’oliva è un ingrediente prezioso. Utilizziamo olio extravergine di alta qualità per preparare dolci tradizionali, come biscotti e torte. L’olio d’oliva conferisce una texture unica e un sapore delicato ai dolci, rendendoli più soffici e aromatici. Alcuni dei nostri dolci più apprezzati, come i biscotti all’olio d’oliva e limone, sono un perfetto esempio di come questo ingrediente possa fare la differenza.

 

Curiosità sull’olio d’oliva

 

L’olio d’oliva ha anche un ruolo importante nella cultura e nelle tradizioni popolari. Ad esempio, viene spesso utilizzato nei rituali di benedizione e purificazione, Inoltre, in molte regioni italiane, l’olivo è simbolo di pace e prosperità.

Nel Cristianesimo, l’unzione con l’olio d’oliva è un rito sacramentale che rappresenta la presenza e la benedizione di Dio. Il termine “Cristo” (dal greco “Kristos”) significa “l’Unto”, riferendosi a Gesù di Nazareth come il Messia consacrato da Dio. Questo titolo evidenzia il ruolo di Gesù come re e sacerdote, una figura centrale nella fede cristiana.

L’Antico Testamento racconta numerosi episodi di unzioni sacre. Ad esempio, re e sacerdoti venivano unti con olio d’oliva per essere consacrati al loro servizio divino. Una delle più note è l’unzione del re Davide da parte del profeta Samuele, segno della scelta divina e della benedizione su di lui.

Nel Nuovo Testamento, l’olio d’oliva viene utilizzato nei sacramenti della Chiesa cattolica, come il battesimo, la confermazione (cresima), l’unzione degli infermi e l’ordinazione dei sacerdoti. L’olio benedetto, chiamato “olio santo” o “crisma”, è considerato portatore di grazia spirituale e simbolo della presenza dello Spirito Santo.

Ulteriori benefici dell’olio d’oliva

 

Questo olio miracoloso non solo migliora la salute cardiovascolare, ma ha anche effetti positivi sul sistema nervoso e sulla pelle. È stato dimostrato che l’olio d’oliva può aiutare a prevenire malattie neurodegenerative come l’Alzheimer grazie ai suoi potenti antiossidanti che proteggono le cellule nervose dai danni ossidativi.

L’olio d’oliva è anche benefico per la salute della pelle. Grazie alle sue proprietà idratanti e nutrienti, è spesso utilizzato nei prodotti cosmetici per trattare la pelle secca e prevenire l’invecchiamento precoce. Applicato direttamente sulla pelle, può aiutare a mantenere l’elasticità e la morbidezza, riducendo la comparsa di rughe e segni del tempo.

Olivo nella medicina popolare e in omeopatia

 

Nella medicina popolare, le foglie dell’olivo vengono impiegate per trattare arteriosclerosi, ipertonia, gotta, reumatismi e diabete mellito, oltre a essere utilizzate come rimedio per abbassare la febbre.

L’olio estratto dalla pianta ha un ruolo significativo nella medicina tradizionale come rimedio interno per diverse condizioni, tra cui infiammazioni della cistifellea, colangiti, ittero, ulcere gastrointestinali, stitichezza, flatulenza e calcoli renali. Esternamente, l’olio è utilizzato per trattare eczemi, psoriasi, scottature (incluso il danno solare) e reumatismi.

L’olivo trova applicazione anche nella medicina omeopatica, disponibile sotto forma di granuli, gocce, tintura madre e macerato glicerico. In questo ambito, la pianta è utilizzata per combattere febbre, ipertensione, arteriosclerosi, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete, ulcerazioni e retinopatie diabetiche, artrite reumatoide, astenia e per favorire la diuresi.

La quantità di rimedio omeopatico da assumere può variare da persona a persona, in base al tipo di disturbo da trattare e alla preparazione e diluizione omeopatica scelta.

Consigli per l’uso dell’olio d’oliva

 

Per sfruttare al meglio le proprietà dell’olio d’oliva, è importante seguire alcuni semplici consigli:

  1. Utilizzare olio extravergine di oliva: Questo tipo di olio è ottenuto mediante spremitura a freddo delle olive, preservando così tutte le proprietà nutritive e benefiche del frutto.
  2. Conservare correttamente l’olio: L’olio d’oliva deve essere conservato in un luogo fresco e al riparo dalla luce per evitare che si ossidi e perda le sue proprietà.
  3. Utilizzare in moderazione: Anche se l’olio d’oliva è salutare, è comunque ricco di calorie. È consigliabile usarlo con moderazione per evitare un apporto calorico eccessivo.

Come scegliere il miglior olio d’oliva?

 

Scegliere il miglior olio d’oliva richiede attenzione a diversi fattori che influenzano la qualità e il sapore. Ecco alcune caratteristiche chiave da considerare:

  1. Tipo di Olio: Esistono vari tipi di olio d’oliva, tra cui:
    • Extra Vergine: Il miglior olio d’oliva, ottenuto tramite spremitura a freddo senza l’uso di sostanze chimiche, con un’acidità inferiore allo 0,8%.
    • Vergine: Anch’esso spremuto a freddo, ma con un’acidità leggermente più alta (fino all’1%).
    • Oliva: Un olio raffinato miscelato con una piccola quantità di olio vergine o extra vergine. Meno saporito e con meno proprietà nutrizionali.
  2. Provenienza: L’origine dell’olio può influenzare molto il suo sapore e la sua qualità. Cerca oli provenienti da regioni rinomate per la produzione di olio d’oliva, come la Toscana in Italia, la Catalogna in Spagna, o la Grecia. Controlla l’etichetta per verificare l’origine.
  3. Data di Scadenza e Imbottigliamento: L’olio d’oliva è migliore quando è fresco. Controlla la data di scadenza e, se possibile, la data di imbottigliamento. Gli oli d’oliva freschi hanno un sapore più intenso e più complesso.
  4. Packaging: Preferisci oli d’oliva in bottiglie scure (vetro scuro o metallo), che proteggono l’olio dalla luce, che può deteriorarlo. Evita contenitori trasparenti o plastici.
  5. Etichetta: Cerca oli con etichette che indicano certificazioni di qualità come il DOP (Denominazione di Origine Protetta) o l’IGP (Indicazione Geografica Protetta). Queste certificazioni garantiscono che l’olio è stato prodotto in una specifica area geografica e secondo standard di qualità.
  6. Profilo Sensoriale: Il miglior olio d’oliva dovrebbe avere un profilo di sapore equilibrato. Gli oli extra vergini di alta qualità presentano note di fruttato (verdi o mature), amaro e piccante. Un buon olio d’oliva dovrebbe avere una complessità di aromi e un retrogusto piacevole.
  7. Assenza di Difetti: Un olio d’oliva di qualità non dovrebbe avere difetti come rancido, muffa o note metalliche. Un test sensoriale può aiutarti a identificare eventuali imperfezioni.
  8. Metodo di Estrazione: L’olio d’oliva estratto a freddo conserva meglio le sue qualità nutrizionali e aromatiche rispetto a quelli ottenuti tramite processi di estrazione più caldi.

 

Soffermiamoci un attimo sulla tipologia di estrazione

 

L’estrazione dell’olio d’oliva può avvenire mediante due principali metodi: a freddo e a caldo. Ogni metodo influisce sulle caratteristiche finali dell’olio, come sapore, aroma e valore nutrizionale. Ecco le principali differenze tra i due processi:

 

Estrazione a freddo

  1. Temperatura: L’estrazione a freddo avviene a temperature inferiori ai 27°C (80°F). Questo metodo utilizza pressioni e temperature basse per ottenere l’olio.
  2. Qualità: Questo processo preserva meglio le qualità organolettiche e nutrizionali dell’olio, come i polifenoli e le vitamine. Gli oli estratti a freddo tendono ad avere un sapore più intenso e complesso, con una gamma di aromi più ampia.
  3. Metodo: L’estrazione a freddo viene effettuata tramite spremitura meccanica. Le olive vengono frantumate e poi pressate per estrarre il succo d’oliva, che viene poi separato dall’olio.
  4. Acidità: Gli oli estratti a freddo generalmente hanno un’acidità più bassa e sono meno soggetti a deterioramento rispetto ad altri metodi di estrazione.
  5. Utilizzo: Questo metodo è tipicamente utilizzato per produrre oli extra vergini e vergini di alta qualità. È il metodo preferito per ottenere un olio d’oliva premium.

Estrazione a caldo

 

  1. Temperatura: L’estrazione a caldo utilizza temperature elevate durante il processo di produzione, spesso superiori ai 60°C (140°F). In alcuni casi, può raggiungere anche i 90°C (194°F) o più.
  2. Qualità: Questo metodo può alterare il sapore e l’aroma dell’olio, riducendo la presenza di composti volatili e antiossidanti. L’olio ottenuto può risultare meno aromatico e meno ricco di nutrienti rispetto a quello estratto a freddo.
  3. Metodo: L’estrazione a caldo può includere processi come il riscaldamento delle olive e l’uso di solventi chimici per estrarre l’olio. Dopo il riscaldamento, l’olio viene separato dalle olive e dai residui tramite centrifugazione o altri metodi di separazione.
  4. Acidità: Gli oli estratti a caldo possono avere una maggiore acidità e una qualità inferiore rispetto agli oli estratti a freddo, a causa dell’esposizione a temperature elevate e dei processi chimici utilizzati.
  5. Utilizzo: L’estrazione a caldo è comunemente utilizzata per produrre oli di oliva di qualità inferiore, che vengono poi raffinati. Questi oli sono spesso utilizzati in cucina, per la produzione industriale e per altri usi non culinari.

L’olio d’oliva abruzzese: il nostro fiore all’occhiello

 

L’olio d’oliva abruzzese è un prodotto di eccellenza che riflette la ricchezza del territorio e la passione dei produttori locali. Questa regione, situata nel cuore dell’Italia, offre condizioni climatiche e geografiche ideali per la coltivazione dell’olivo, garantendo oli di altissima qualità. Vediamo cosa rende speciale l’olio d’oliva abruzzese e in cosa si differenzia dagli altri oli italiani.

 

Caratteristiche dell’olio d’oliva abruzzese

 

  1. Varietà di olive: L’Abruzzo è noto per la coltivazione di diverse varietà di olive, tra cui la Dritta, la Leccino, la Gentile di Chieti, la Toccolana e la Intosso. Ognuna di queste varietà contribuisce a creare oli con caratteristiche organolettiche uniche.
  2. Profumo e sapore: Gli oli abruzzesi sono apprezzati per i loro profumi fruttati e intensi, con note di erba fresca, mandorla e carciofo. Al palato, si distinguono per il loro equilibrio tra amaro e piccante, con un gusto deciso ma armonioso.
  3. Metodo di produzione: La produzione dell’olio in Abruzzo segue metodi tradizionali, combinati con tecniche moderne per garantire la massima qualità. La raccolta delle olive avviene principalmente a mano, e la spremitura a freddo permette di mantenere intatte le proprietà organolettiche e nutritive del prodotto.

 

Differenze con altri oli italiani

 

  1. Territorio: l’Abruzzo presenta una grande varietà di microclimi e terreni, dai monti dell’Appennino alle colline che degradano verso il mare Adriatico. Questa diversità si riflette negli oli, che possono variare notevolmente anche all’interno della stessa regione.
  2. Varietà: mentre alcune regioni italiane si concentrano su una o due varietà principali, l’Abruzzo ne coltiva diverse, ognuna con le proprie peculiarità. Questo porta a una gamma di oli molto variegata, ciascuno con profili aromatici e gustativi distinti.
  3. Storia e tradizione: la tradizione olivicola abruzzese ha radici profonde, con tecniche di coltivazione e produzione tramandate di generazione in generazione. Questo patrimonio culturale conferisce agli oli abruzzesi un carattere unico, che racconta la storia e la passione del territorio.

Utilizzi in cucina

 

L’olio d’oliva abruzzese è estremamente versatile in cucina. Può essere utilizzato a crudo per condire insalate, verdure grigliate, bruschette e carpacci di pesce. Grazie al suo equilibrio tra amaro e piccante, è ideale per esaltare i sapori di piatti semplici e raffinati.

Inoltre, è perfetto per cucinare, sia per fritture leggere che per preparazioni più complesse, come sughi e stufati. La sua capacità di resistere alle alte temperature lo rende una scelta eccellente anche per la cottura in forno.

 

Un’esperienza da scoprire

 

L’olio d’oliva abruzzese non è solo un condimento, ma un vero e proprio patrimonio gastronomico da scoprire e apprezzare. Ogni bottiglia racconta una storia di dedizione, tradizione e amore per la terra. Degustarlo significa fare un viaggio attraverso i sapori e i profumi dell’Abruzzo, una regione che continua a sorprendere e a deliziare con i suoi prodotti unici.

 

Olivi ed olivastri millenari in Italia

 

Gli olivi e gli olivastri millenari si trovano in diverse regioni d’Italia, con una concentrazione notevole in Sardegna. Ecco una panoramica delle località più famose:

 

Italia

 

  1. Puglia
    • Piana degli olivi monumentali: Situata tra Ostuni, Carovigno e Fasano, questa area è famosa per gli olivi millenari che creano un paesaggio suggestivo e unico.
  2. Sicilia
    • Valle dei Templi, Agrigento: Oltre ai famosi templi greci, l’area è popolata da olivi secolari e millenari, alcuni dei quali risalenti all’epoca greca.
    • Noto, Siracusa: La Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile ospita olivi millenari che aggiungono un tocco storico al paesaggio naturale.
  3. Toscana
    • Montalcino, Siena: Nota per il suo vino Brunello, Montalcino è anche sede di olivi millenari che arricchiscono il territorio con la loro antica presenza.
  4. Calabria
    • Piana di Gioia Tauro: Questa area è famosa per i suoi olivi millenari, che sono tra i più antichi d’Italia e producono olio di alta qualità.

Gli olivastri in Sardegna

 

  1. S’Olionartu, Luras (Olbia-Tempio)
    • Olivastri Millenari di Luras: Situati nel nord della Sardegna, questi olivastri sono considerati tra gli alberi più antichi d’Europa. Uno degli olivastri di Luras ha un’età stimata di oltre 3.000 anni.
  2. Santa Maria Navarrese (Ogliastra)
    • Olivastri Millenari: Alcuni degli olivastri millenari si trovano in questa zona, fornendo un legame tangibile con il passato della Sardegna.
  3. Orgosolo (Nuoro)
    • Monte Arbo: Questa area è nota per i suoi olivastri millenari che crescono in un ambiente naturale spettacolare e selvaggio.
  4. Alghero (Sassari)
    • Olivo Millenario di Sa Mandra: Situato vicino ad Alghero, questo olivo è un simbolo della lunga tradizione olivicola della regione.

 

Questi alberi millenari non solo rappresentano una risorsa agricola di grande valore, ma sono anche patrimonio culturale e naturale, e vanno a testimoniare la lunga storia e la ricca biodiversità delle regioni in cui si trovano. Visitarli è un viaggio attraverso il tempo, dove natura e storia si intrecciano nel raccontare la storia di una intera nazione.

 

Alcuni libri che trattano dell’argomento

L'Abruzzo, sinonimo di accoglienza

L’Abruzzo è un luogo dove l’accoglienza è un’arte, un modo di comunicare amore e condivisione. Quando metterai piede in questa regione, ti sentirai parte di qualcosa di speciale, un viaggiatore e un amico. La gente, la natura e le esperienze uniche ti faranno capire che l’ospitalità dell’Abruzzo è più di un semplice saluto: è un invito a scoprire, condividere e amare. 🏡🌄🍽️

 

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