Ciao Tipicarelle e Tipicarelli,
oggi parliamo di un tema importantissimo sia perché è la base di alcuni prodotti della nostra attività, sia per un discorso salutare: la scelta delle tipologie di farine.
Quando si tratta di cucinare e preparare deliziosi piatti, la scelta della farina gioca un ruolo fondamentale nel determinare la consistenza, il sapore e persino il valore nutrizionale del cibo che prepariamo. Ma cosa significano esattamente le diverse tipologie di farine e quali sono le differenze tra loro? Scopriamole insieme.
Come scegliere la farina: la forza
Cos’è la forza della farina?
La farina rappresenta un elemento cruciale nella creazione dei piatti di tutti i giorni, tuttavia non tutte le varietà di farina sono equivalenti né producono gli stessi effetti in cucina.
Una delle ragioni di questa disparità risiede nella cosiddetta “forza” (indicata con il simbolo W), che rappresenta la capacità della farina di sviluppare il glutine durante il processo di impasto, di assorbire l’acqua e di trattenere anidride carbonica durante la fase di lievitazione.
La forza di una farina è strettamente legata al suo contenuto proteico, principalmente alla presenza di gluteina e gliadina, le quali insieme generano il glutine.
Ma perché questa caratteristica è così cruciale? Le motivazioni sono di natura sia tecnica che nutrizionale.
Una farina ad alta forza si distingue per una struttura robusta ed elastica, che impedisce all’impasto di rompersi durante la lavorazione. Questa particolarità la rende particolarmente adatta per ricette che richiedono lunghe lievitazioni, come pane, pizza o panettone.
Non sorprende che i professionisti della panificazione prediligano la cosiddetta “farina di forza“, ottenuta da grano tenero di tipo “00” e caratterizzata da un alto contenuto di glutine. L’aggiunta di questa farina all’impasto facilita la preparazione di prodotti da forno che richiedono lievitazione lenta e naturale.
Inoltre, le farine ad alta forza tendono ad essere più ricche di proteine e presentano una composizione più complessa, il che le rende un’opzione da consumare con moderazione per coloro che soffrono di intolleranze o sensibilità al glutine.
La scelta della farina con la giusta forza rappresenta quindi un dettaglio cruciale che può influenzare notevolmente il risultato finale in cucina e nell’alimentazione.
Vediamo dunque come distinguere tra farine ad alta, media e bassa forza e come utilizzarle al meglio nella preparazione dei nostri piatti.